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È arrivato il temuto messaggio del corriere: il pacco è fermo in dogana. Può succedere, quando inizi a spedire all’estero nei Paesi extra-UE.

Un blocco doganale può essere un grosso grattacapo per gli ecommerce e le attività di dropshipping. È anche uno dei motivi principali per cui la logistica internazionale risulta così complicata.

Ma niente panico! È il momento di seguire le procedure di sdoganamento del pacco completando le pratiche necessarie o pagando le tasse richieste dal Paese di destinazione.

A questo punto, probabilmente, vorrai sapere perché il pacco è stato bloccato. Inoltre: quali sono le tempistiche necessarie per lo sdoganamento? Come evitare che questa situazione si verifichi in futuro?

In questo articolo risponderemo a queste domande e ti aiuteremo a capire perché i pacchi rimangono fermi in dogana, come liberarli e come evitare che si ripeta. Iniziamo!

Indice dei contenuti:

Pacco fermo in dogana: perché succede?

Innanzitutto, è importante capire perché la merce che hai spedito è stata trattenuta dalla dogana. Questo primo step ti servirà a capire le azioni da intraprendere.

Tuttavia, si tratta di una sfida più ardua di quanto sembri. La maggior parte degli shop online riceve una notifica di ritardo da parte della dogana senza conoscere il motivo effettivo del fermo.

Oppure, si vede l’avviso del pacco bloccato in dogana seguendo la spedizione attraverso il codice di tracking.

Detto questo, diamo un’occhiata ai motivi più comuni per cui i pacchi vengono fermati alle dogane:

  • mancato pagamento dei dazi doganali;
  • documentazione di spedizione insufficiente;
  • utilizzo errato del codice doganale;
  • presenza di merce contraffatta;
  • pacco contenente un bene vietato o pericoloso che rientra nella lista delle merci soggette a restrizioni o divieti (di ingresso o di uscita dal Paese);
  • errori nella specifica del contenuto e del valore della spedizione;
  • dimensioni e peso dell’imballaggio non conformi alle norme.

La buona notizia, se vuoi vendere all’estero, è che le cause più frequenti di fermo sono anche quelle sulle quali hai potere diretto prima della partenza.

Assicurati in anticipo che tutti i documenti doganali (compresi DDP, CN22, CN23, CP71 ecc.) siano a norma e che le tariffe doganali – sempre a carico del mittente – siano versate.

Solitamente, tutte le informazioni sulla documentazione e sui dazi necessari per la tipologia di prodotti e le caratteristiche della spedizione sono reperibili sui siti dei corrieri.

Chi è che blocca e rilascia le spedizioni?

L’ente che blocca o permette il prosieguo della spedizione di un pacco è l’Autorità doganale del Paese di entrata. Questa, è incaricata di effettuare i controlli del caso e rilasciare la bolla doganale.

Se i pacchi non rispettano le normative stabilite dagli operatori doganali, il carico verrà trattenuto e il mandante dovrà ricorrere allo sdoganamento per il rilascio.

Come sdoganare un pacco in 4 step

container con merci e pacchi fermi in dogana in attesa dello sdoganamento

È il momento di affrontare la preoccupazione più importante: come sdoganare un pacco e far sì che venga rilasciato per essere consegnato al cliente. Ecco alcuni passi da compiere per sdoganare la spedizione il più rapidamente possibile.

1. Comprendi il processo doganale

Prima di tutto, è importante capire che non tutte le trattenute doganali sono dovute a un problema con la spedizione in sé.

Le procedure doganali della maggior parte dei Paesi stranieri tendono a richiedere un po’ di tempo per essere completate, di solito 2-3 giorni lavorativi. Questo è particolarmente evidente se si opta per un metodo di spedizione che richiede tanti controlli, come la posta aerea internazionale.

I pacchi vengono generalmente ispezionati dai doganieri, che verificano che il contenuto corrisponda a quanto espresso e che anche il valore della merce sia dichiarato correttamente tramite i moduli doganali CN22 e CN23.

Non c’è molto da fare per accelerare queste ispezioni doganali quindi, spesso, è meglio aspettare.

Per aiutarti a comprendere meglio un tipico processo doganale, ti illustriamo le fasi standard.

Convalida della documentazione

Nella prima fase della procedura, un funzionario doganale convalida i documenti della spedizione per verificare che tutto sia in ordine. A questo punto vengono identificate e segnalate eventuali informazioni mancanti, incomplete o errate. A volte viene esaminato anche il contenuto del pacco per verificare che corrisponda a quanto dichiarato.

Dazie e imposte

Successivamente, si determinano i dazi doganali e le tasse di importazione da pagare per la spedizione in base al suo contenuto e ai documenti. Queste imposte dipendono da una serie di fattori, tra cui il tipo di articolo e la valenza economica.

Per valutare le tariffe corrette si guarda anche alle norme di importazione del Paese europeo o non europeo. In base alla nazione, i rivenditori e-commerce possono usufruire di leggi che accelerano lo sdoganamento e aggirano i dazi e le tasse per gli articoli di basso valore.

Nella maggior parte dei casi, i dazi all’importazione vengono applicati agli articoli che hanno un certo pregio. Le tasse vengono poi calcolate in base alla percentuale assegnata alla categoria di articoli in questione.

Se vuoi spedire in America, ad esempio, devi sapere che le merci che hanno una valenza superiore a 800 dollari sono soggette a dazi e tasse d’importazione. Generalmente, le tariffe doganali sono calcolate sul valore dei prodotti importati negli Stati Uniti (ad valorem). In alcuni casi, però, il dazio varia a seconda del Paese di origine e può essere consultato dal sito governativo Dataweb.

Pagamenti aggiuntivi

Se la spedizione è soggetta a tassazione e accise, il personale della dogana verificherà il pagamento e, in caso, ti chiederà i versamenti aggiuntivi o mancanti.

Per gli articoli inviati tramite una spedizione a pagamento, di norma la procedura di sdoganamento è più veloce e si può passare alla fase successiva del processo di consegna. Per questo motivo, l’utilizzo di questa opzione di spedizione è spesso l’idea migliore se vendi a clienti internazionali.

Quando si spedisce con consegna non pagata (DDU), invece, si pagano le spese di trasporto e di sdoganamento, ma non i dazi. La dogana inoltrerà il pacco a un intermediario doganale che riscuoterà le tasse applicabili dal destinatario. Il pacco rimarrà in dogana fino a quando i dazi e le tasse non saranno stati sdoganati.

Sdoganamento

Una volta pagati tutti i dazi e le tasse necessarie, il pacco sarà finalmente sdoganato. Il vettore assegnato si occuperà quindi del trasporto del carico fino alla destinazione di consegna finale.

2. Chi contattare se il tempo di sdoganamento è eccessivo

Potrà sembrare controintuitivo ma, se ti sembra che il pacco sia bloccato in dogana per troppo tempo, non devi rivolgerti né all’Ufficio doganale né all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Quello che devi fare è contattare il vettore di spedizione a cui ti sei affidato tramite il loro servizio di assistenza online o il numero verde presente sul sito. Coordinati con loro sia che si tratti di un corriere italiano sia di uno spedizioniere internazionale privato.

Gli addetti al servizio clienti della compagnia sapranno confermare se, effettivamente, la merce è in attesa alla dogana, perché è stata fermata e potranno accelerare il processo di sdoganamento.

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3. Ricontrolla la copia dei documenti

Può capitare: lo spedizioniere non è in grado di dirti perché il pacco è fermo in dogana.

A questo punto, devi assumerti tu l’onere di chiarire ogni malinteso e risolvere ogni problema che potrebbe causare il blocco della dogana.

Inizia controllando la copia della documentazione fornita, per assicurarti che non ci siano errori di battitura o di ortografia e che tutti i dati necessari siano stati inclusi correttamente.

In caso di documenti mancanti o errati, dovrai contattare le autorità doganali per fornire loro le copie aggiornate e corrette.

Se i documenti sono in ordine, prendi in considerazione la possibilità di contattare il cliente per capire se ha commesso errori nella compilazione del suo indirizzo, per esempio, o se non ha saldato i dazi a suo carico.

4. Attendi gli aggiornamenti e assolvi i doveri mancanti

Se hai la certezza che tutto sia in ordine, non ti resta che aspettare.

Dopo che avrai ricevuto tutti i dettagli del caso, di solito dovrai inviare all’Ufficio della dogana una copia dei seguenti documenti:

  • fattura che attesta il pagamento della spedizione;
  • partita IVA o codice fiscale;
  • documento di identità o dettagli dell’azienda;
  • dichiarazione relativa al contenuto del pacco.

L’Ufficio doganale o un intermediario ti comunicherà direttamente le eventuali tasse applicabili o aggiuntive da corrispondere. Assicurati che queste siano state estinte per intero, in modo che il fermo doganale possa essere rimosso dal pacco.

Una volta saldate le eventuali accise mancanti, il pacco dovrebbe ricevere il via libera ed essere trasferito al trasportatore che gestisce la fase successiva della consegna.

Quanto tempo serve per lo sdoganamento di un pacco?

Le tempistiche per lo sdoganamento sono una delle prime preoccupazioni di chi ha una spedizione ferma in dogana.

I tempi di sdoganamento di un pacco bloccato, come abbiamo visto, possono essere dovuti a dei ritardi nelle procedure doganali.

Dei piccoli intoppi o periodi di particolare traffico come le festività non incidono pesantemente sui tempi di consegna previsti e, in condizioni normali, vengono risolti in circa 2 o 3 giorni lavorativi.

Se invece l’Ufficio doganale riscontra delle irregolarità, la spedizione internazionale può richiedere un iter di sdoganamento più lungo e difficile.

  • Se spedisci all’interno dell’Unione Europea, lo sdoganamento richiede qualche giorno, una volta risolte le scorrettezze rilevate.
  • Se spedisci in aree extraeuropee come la Cina, per esempio, la dogana potrebbe impiegare anche alcuni mesi prima di risolvere le problematiche in dogana.

Come evitare che i pacchi vengano fermati in dogana

Funzionario della dogana che trasporta pacchi per lo sfoganamento

Per evitare che il pacco resti fermo in dogana è importante che tutte le parti coinvolte nella logistica ecommerce capiscano chiaramente quali sono le loro responsabilità, quali tasse devono pagare e quali informazioni devono fornire.

Vediamo di seguito quali sono le responsabilità dei mittenti e dei destinatari stranieri.

Responsabilità e spese del mittente

Di norma, il mittente è responsabile di quanto segue:

  • imballare le spedizioni secondo le normative vigenti.
  • Creare etichette di spedizione che contengano tutte le informazioni necessarie e corrette, come codici di tracciabilità, nomi e indirizzi, peso dell’articolo, data di spedizione, ecc.
  • Includere una fattura commerciale contenente tutte le informazioni necessarie, come l’indirizzo, le informazioni di contatto del mittente e il valore corretto dell’articolo.
  • Assicurarsi che dettagli come i codici tariffari e gli indirizzi siano inseriti correttamente.
  • Generare una lista che indichi il numero di articoli della spedizione.
  • Includere un modulo di dichiarazione doganale con la descrizione accurata degli articoli e dei loro valori.
  • Verificare le leggi inerenti le categorie di merci proibite nei vari Paesi. Se la spedizione è aerea, puoi consultare il sito IATA, che offre precisazioni in merito, oppure informarti tramite il corriere a cui ti affidi.
  • Pagare le tasse, le bolle doganali, l’IVA e i dazi generici richiesti.

Responsabilità e tasse del destinatario

Il destinatario è invece responsabile di quanto segue:

  • assicurarsi di aver inserito correttamente il proprio nome e indirizzo.
  • Pagare i dazi d’importazione e le spese di spedizione necessarie.
  • Fornire le prove di indirizzo e i documenti di identità necessari, nel caso fossero richieste.
  • Fornire altri documenti pertinenti, come ordini di acquisto, licenze industriali, certificati di assicurazione eccetera, quando applicabile (di solito per le importazioni commerciali).

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