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Brexit spedizioni e ecommerce – come spedire nel Regno Unito?

La Brexit ha avuto un forte impatto sulle spedizioni verso il Regno Unito e sul mercato ecommerce in Europa. Con le nuove normative portate dall’uscita del Regno Unito dall’Unione Europa spedire pacchi verso l’UK non è più così semplice. Ma non preoccuparti, non è neanche complesso. In questo articolo vedremo passo passo di cosa hai bisogno per spedire nel Regno Unito dopo la Brexit e capiremo perché l’automazione spedizioni può portarti grandi vantaggi. 

Se invece vuoi approfondire altri temi sul mondo degli acquisti online, ti consiglio alcuni dei nostri articoli su: logistica ecommerce e su come effettuare spedizioni economiche con il tuo ecommerce.

Tornando alla nostra guida, ecco cosa approfondiremo:

Quale impatto sta avendo la Brexit sull’ecommerce?

Anche dopo la Brexit, il Regno Unito rimane il primo mercato della UE e si conferma quello principale per l’ecommerce, con 104 miliardi di dollari e un aumento del 7% nel 2022. Il 93% dei britannici acquista online spendendo ogni anno oltre 900 euro a testa. inoltre, gli acquirenti del Regno Unito fanno volentieri i loro acquisti oltreoceano: il 52% degli ordini online oltreoceano proviene dagli Stati Uniti e dalla Cina. L’Europa viene subito dopo: qui il 9% degli acquisti a livello europeo arriva dalla Germania.

Grazie al grado di sviluppo raggiunto dall’ecommerce nel Regno Unito, anche i residenti dell’Unione Europea amano acquistare sugli online shop inglesi. Il Regno Unito è la seconda destinazione più popolare per gli acquisti online in Europa (dopo la Cina). Per consultare ulteriori statistiche sul mondo ecommerce, ti consiglio il nostro report ecommerce.

Effetti della Brexit su politiche doganali e tempi di consegna verso il Regno Unito

Il Regno Unito non fa più parte dell’Unione Europea e dell’area Schengen, ovvero, non gode più dei vantaggi derivanti dalle frontiere aperte, come la libera circolazione di merci e persone. Quindi, spedire in Inghilterra significa spedire verso un Paese Extra UE. Questo comporta la conformità alle norme doganali e la necessità di documenti obbligatori per ogni spedizione in entrata e in uscita dal Regno Unito.

A proposito dei tempi di consegna, che inizialmente rappresentavano una delle maggiori preoccupazioni, non hanno subito grandi variazioni. I tempi si sono leggermente allungati ma i corrieri si sono adattati velocemente alla nuova situazione.

Effetti della Brexit su tariffe e IVA

Le leggi sull’IVA sono uno dei punti maggiormente discussi nell’ambito dei negoziati sulla Brexit. Infatti, nonostante l’accordo tra Londra e Bruxelles promuova un accordo di libero scambio, UE e Regno Unito vengono considerati di fatto due mercati separati, con conseguenti barriere commerciali per lo scambio di merci.

Questo significa che gli ecommerce che vogliono spedire i loro prodotti verso il Regno Unito devono fare i conti con imposte e adempimenti aggiuntivi.

Infatti, dal 1 gennaio del 2021,  le merci che entrano o escono dal territorio Iva dell’Unione Europea verso il Regno Unito devono essere trattate come importazioni o esportazioni a norma della Direttiva Iva (Direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28novembre 2006) relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto.

Ne parliamo nel dettaglio nei paragrafi seguenti.

 

Brexit spedizioni: quali ecommerce ne subiscono le conseguenze?

La Brexit sta avendo maggiori conseguenze sulle aziende che operano nelle seguenti categorie:

  • Negozi online dell’Unione Europea che vendono prodotti ai consumatori del Regno Unito
  • Imprese globali che vendono sia nel Regno Unito che nella UE
  • Negozi online britannici che vendono a livello nazionale, globale o in Unione Europea
  • Aziende britanniche che effettuano spedizioni nazionali o internazionali
  • Aziende che importano prodotti dal Regno Unito

Effetti della Brexit sugli online store che spediscono prodotti nel Regno Unito

Gli accordi di cooperazione commerciale post-Brexit tra il Regno Unito e L’Unione Europea hanno scongiurato i dazi di importazione.

Ciò nonostante, lo scambio di beni con il vecchio Impero richiederà più documentazione e tempi di consegna maggiori per le attività ecommerce.

Nello specifico:

Da gennaio 2021 Regno Unito e Unione Europea sono ufficialmente mercati separati. Se vendi in UK tramite il tuo negozio online dovrai fare i conti con:

  • dogane
  • imposte
  • documentazione aggiuntiva

Qualsiasi tipo di merce in entrata (o uscita) dovrà essere sdoganato. Lo sdoganamento della merce dilaterà i tempi di consegna e in particolare i tempi per la gestione dei resi.

Dal momento che i tempi di dogana sono al di fuori del tuo controllo o da quello del tuo corriere, ti raccomandiamo di giocare d’anticipo. Fornisci ai tuoi clienti oltre manica più informazioni possibili su tempo di consegna e procedure.

La trasparenza dei processi e i costanti aggiornamenti sullo stato di elaborazione del pacco ti aiuteranno ad evitare parecchie recensioni negative in caso di imprevisti.

Più avanti nell’articolo ti forniremo tutte le informazioni necessarie sulla documentazione e i pagamenti di imposta per processare correttamente gli ordini ed evitare intoppi.

Effetti della Brexit sulle imprese globali che spediscono sia nel Regno unito che nella UE

Le imprese globali che effettuano vendite sia in Regno Unito che nell’Unione Europea hanno dovuto aggiornare le loro politiche di spedizione e di vendita. Per il Regno Unito, infatti, si applicheranno regole distinte di spedizione e di vendita rispetto al resto della UE. Ciò significa che le due zone devono essere considerate separatamente.

Effetti della Brexit sulle aziende inglesi che vendono all’estero

Anche le aziende inglesi non se la passano meglio. Le spedizioni dal Regni Unito verso l’Unione Europea sono infatti equiparate a quelle di livello internazionale e globale e soggette al processo di sdoganamento. Questo significa che sono necessari moduli doganali, con relativo pagamento di tasse e dazi all’importazione o all’esportazione. Per questo è importante creare una strategia per le spedizioni internazionali vincente.

Effetti della Brexit sulle aziende che importano merci dal Regno Unito

Se la tua azienda importa prodotti o forniture dal Regno Unito, i tuoi processi potrebbero risentirne, con tempistiche più lunghe e costi maggiori.

Un altro problema potrebbe essere procurarsi la forza lavoro necessaria per evadere tutti gli ordini. L’attuale libera circolazione dei cittadini UE verso il Regno Unito è un fattore che potrebbe variare. Secondo la BBC, il 19% dei migranti UE lavora negli stabilimenti logistici: ciò significa che trovare dipendenti potrebbe diventare più complicato in un prossimo futuro.

Moduli doganali per spedire nel Regno Unito

Brexit spedizioni: cosa sapere per spedire nel Regno Unito?

Dopo la Brexit il Regno Unito non fa più parte del mercato unico dell’Unione Europea: i movimenti di merci saranno soggetti a IVA, tasse e altre regole doganali.

Vediamo tutto quello che ti occorre sapere per effettuare le tue spedizioni senza problemi.

Il numero EORI per spedizioni verso il Regno Unito

Per essere riconosciuto come operatore economico (e poter commerciare con il Regno Unito) ti servirà un numero EORI.

Senza un numero EORI le tue merci non possono essere sdoganate. Verranno bloccate e trattenute fino a quando non potrei fornire la documentazione completa.

Perciò non spedire senza il numero EORI! Per ottenerne uno dovrai prima di tutto avere una numero di partita IVA nel Regno Unito. Poi potrai fare richiesta online per il numero EORI. Se vuoi approfondire l’argomento ti consiglio il nostro articolo dettagliato sul codice EORI.

Dogana e tempi di transito allungati

Con l’uscita dall’area Schengen, la Gran Bretagna non beneficia più dei vantaggi legati all’apertura dei confini e alla libera circolazione di merci e persone. Questo implica norme doganali più severe per i pacchi in entrata e in uscita dal Regno Unito e dalla UE. 

Grazie agli accordi tra Londra e Bruxelles, il pagamento dei dazi non è richiesto per le spedizioni verso il Regno Unito di valore inferiore a £135. Se invece il valore della merce eccede tale valore il destinatario deve pagare i dazi di importazione, calcolati anche in base al Paese di origine del pacco.

Se vuoi approfondire il tema delle dichiarazioni doganali, ti consiglio di dare un’occhiata al nostro articolo sui moduli doganali.

Numero di partita IVA registrata nel Regno Unito

Dal momento che le tue merci vengono sdoganate nel Regno Unito e su di esse pagherai l’IVA del Regno Unito, la tua attività ecommerce dovrà essere associata a un’IVA del Regno Unito. Dovrai fare domande per averne una.

Come funziona il pagamento dell’ IVA?

Per ordini di importo fino a £135, sarà tua responsabilità far pagare l’IVA ai tuoi clienti al momento dell’acquisto e versarla al governo Britannico.

Per ordini con importo superiore a £135, l’onere dell’IVA ricade sull’importatore.

Moduli di dichiarazione doganale corretti per le spedizioni post-Brexit

Questa è la documentazione che dovrai allegare a ciascuna spedizione per permettere alla dogana Britannica di fare contenta la Regina e dormire sonni tranquilli.

  • Dichiarazione di Origine: Gli accordi preferenziali tra UE e UK prevedono che non vengano applicati dazi di importazione su merce proveniente da Paesi dell’Unione Europea. Affinché la tua merce non venga tassata la dogana deve poterne verificare la provenienza.
  • Codice HS: I codici HS servono a identificare la categoria merceologica del prodotto e applicare la corretta percentuale di IVA durante il processo di sdoganamento.
  • Dati Completi del Destinatario: Oltre all’indirizzo sarà necessario indicare anche partita IVA o codice fiscale, numero di telefono ed email. Se i dati del destinatario non sono completi il pacco verrà bloccato.
  • Fattura Commerciale in lingua inglese (4 copie): la fattura dovrà essere compilata indicando: Partita IVA, numero EORI, numero di fattura e data, numero di articoli, peso lordo e peso netto, descrizione di ogni articolo, importo singolo di ogni articolo, importo totale (in euro e sterline).
  • Dichiarazione di libera esportazione (4 copie): da allegare alle fatture.

Ovviamente non dimenticarti di compilare correttamente anche le tue lettere di vettura internazionali o le buone pratiche per la gestione dei resi a livello internazionale.

Brexit spedizioni: quali misure hanno adottato i principali corrieri italiani

Se hai molti clienti che comprano merce dalla Gran Bretagna, ora più che mai è importante scegliere il partner giusto per restare competitivo. Vediamo come si sono mossi i principali corrieri italiani per supportare il tuo negozio online in questa transizione.

BRT Spedizioni Regno Unito

BRT (Bartolini): Spedizioni Brexit

BRT, ligio alla sua fama di corriere pratico e affidabile, offre tre servizi dedicati per spedizioni in UK. La differenza sta nel peso e nella quantità di colli da spedire.

  • DPD classic road: per consegna monocollo (sia B2B che B2C). Il collo non deve pesare più di 31,5 Kg e può avere una lunghezza massima di 175 cm. I tempi di consegna previsti sono di 4-5 giorni dal ritiro.
  • Euroexpress: servizio solo per consegne B2B multicollo o superiori a 51,5 kg. Consente di spedire anche bancali con dimensione massima 12x80x180 e con un peso massimo di 997 Kg. I tempo di consegna previsti sono di 6-8 giorni dal ritiro.
  • FedEx Air: Dove BRT non può arrivare con i suoi camion, possono arrivare le ali dei suoi partner. Questo servizio copre ogni tipo di spedizione (sia B2B che B2C) e ogni tipo di collo (dalla busta al bancale). I tempi di spedizione previsti sono 2-3 giorni dal ritiro.

GLS spedizioni regno unito

GLS Italia: Spedizioni Brexit

GLS Italia non ha ideato dei servizi appositi… perché non ne ha bisogno. Questo corriere vanta una lunga esperienza di spedizioni internazionali e la sua attuale offerta di servizi copre abbondantemente qualsiasi esigenza.

DHL spedizioni regno unito

DHL: Spedizioni Brexit

Se c’è un corriere che non è carente circa la gestione di pacchi internazionali e dogane, quello è DHL. L’esperienza e le procedure di questo gigante delle spedizioni sono da lungo tempo consolidati. Tuttavia, se pur essendo cliente DHL non hai mai dovuto avere a che fare con le dogane e vorresti sapere di più circa le loro procedure, è possibile contattare il tuo account manager e avere tutti i dettagli per i seguenti servizi:

  • DHL Global Forwarding
  • DHL Supply Chain
  • DHL Freight
  • Deutsche Post
  • DHL Parcel

Poste Italiane spedizioni regno unito

Poste Italiane: Spedizioni Brexit

Poste Italiane non è il primo servizio che viene in mente quando si tratta di spedizione internazionali, tuttavia se la maggior parte del traffico del tuo negozio e-commerce è nazionale e hai solo qualche pacco occasionale verso il regno unito unito questi sono i servizi che puoi utilizzare:

  • Internazionale Espresso e Poste Delivery Business International Express 
  • Crono Int.le/Export Box e Poste Delivery Business International Standard B2C
  • Road Europe e Poste Delivery Business International Standard B2B (da notare che l’import per questo servizio è temporaneamente sospeso, perciò potrebbe comportare problemi con i resi)

UPS spedizioni regno unito

UPS: Spedizioni Brexit

UPS non ha dei servizi dedicati per gestire la Brexit, la loro offerta di import-export è estesa e ricca di possibilità. Tuttavia, il loro servizio clienti è a disposizione per ottenere delucidazioni e informazioni dettagliate circa la produzione della documentazione per lo sdoganamento e i servizi UPS collegati.

FedEx spedizioni regno unito

FedEx: Spedizioni Brexit

FedEx è un altro gigante delle spedizione che non ha nulla da aggiungere ai suoi servizi internazionali per quanto riguarda la gestione di dogane e l’efficienza nello smistamento delle spedizioni.

Come DHL e UPS tutto quello che possono fare è fornire ogni tipo di informazioni ai loro clienti circa la documentazione necessaria per far arrivare con successo a destinazione gli ordini senza intoppi. 

Offrono anche servizi aggiuntivi per la gestione di dogane e documenti:

  • FedEx Global Trade manager
  • Document Preparation Center

Conclusioni: prepara il tuo ecommerce alle spedizioni nel Regno Unito

Ti lasciamo con un consiglio per preparare al meglio il tuo ecommerce alle spedizioni verso il Regno Unito: semplifica il tuo processo di spedizione. Le complessità aumentano, sono richiesti sempre più moduli doganali e il processo di evasione degli ordini diventa più lento e macchinoso. Per non parlare della scelta del corriere più adatto per ogni spedizione.

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Se invece ti interessano altri temi relativi alla logistica e-commerce, ti consigliamo di dare un’occhiata ai nostri articoli su:

 

 

Serena Guerra

Appassionata di ecommerce e logistica, Serena dedica la sua competenza ad analizzare e svelare i trend in costante evoluzione del settore. In qualità di Content Specialist a Sendcloud, condivide preziosi consigli e strategie per aiutare i retailer online a far crescere il loro business.

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